Fin da neonato il bambino è attento, capace di comunicare e di ascoltare. L’incontro con il mondo, che inizialmente è la mamma, avviene attraverso il contatto fisico e la voce. Questi due canali preferenziali di conoscenza vengono sostenuti dall’adulto che nel relazionarsi con il piccolo utilizza un linguaggio chiamato maternese. Questo linguaggio ha specifiche caratteristiche: è spontaneo, cantilenato, ripetitivo, il ritmo del discorso è lento con tonalità acute, il volume della voce varia per dare più espressività alla comunicazione ed è accompagnato da stimolazioni tattili.
Questo dialogo sonoro, che si instaura tra la mamma e il neonato, e che Bateson chiama proto-conversazione, caratterizza il primo anno di vita del bambino ed è la modalità attraverso cui il piccolo costruisce i primi significati. I suoni, all’interno di un’interazione significativa, sono portatori di emozioni, intenzioni e quindi significati.
Perché offrire un percorso di giochi musicali al bambino?
L’esperienza di cantare al proprio bambino e con il proprio bambino, accompagnati da gesti e movimenti, offre un’esperienza formativa al bambino fatta di stimolazioni sensoriali e cognitive, conoscenza corporea, coordinazione motoria, riconoscimento e contenimento emotivo.
L’incontro musicale offre inoltre un laboratorio di scrittura di ninna nanne con Mauro Galluccio, musicista e musicoterapista, creatore del laboratorio di musicoterapia in TIN dell’Ospedale Manzoni di Lecco.