Parliamo di “trauma” – termine derivante dal greco che significa “ferita”- quando un’esperienza negativa, ad alto impatto emotivo di difficile elaborazione, disorganizza e disregola il sistema neurobiologico della persona, impattando sulla sua identità e coinvolgendo le sue emozioni e sensazioni.
È possibile distinguere traumi con la “T” maiuscola e traumi con la “t” minuscola.
I “t” fanno riferimento a quelle esperienze disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intensa e hanno generalmente un’origine relazionale.
Al contrario, i traumi “T” fanno riferimento a quegli eventi che minacciano l’integrità fisica di sé o delle persone care, come per esempio disastri naturali, lutti, abusi sessuali, Covid-19.
Spesso i segnali di stress dopo un’esperienza sfavorevole si risolvono in maniera spontanea, se questo non accade si parla dunque di un cervello e di un corpo che vivono costantemente in una situazione di emergenza e pericolo anche a distanza di moltissimo tempo dall’evento stesso. Questo vale anche per i bambini che, in seguito a eventi stressanti, possono manifestare elevati livelli di disagio con evidenti conseguenze nei processi evolutivi, di apprendimento e di sviluppo e nella loro vita sociale e familiare.
Agli stress estremi nei bambini possono presentarsi normali reazioni quali il sentirsi apatici, storditi o depressi; successivamente emergono sintomi come umore irritabile e senso di angoscia. Possono invece emergere reazioni più gravi, inquadrabili come sintomi del Disturbo da Stress Post-Traumatico – con sintomi quali impulsività, distrazione e problemi di attenzione (ipervigilanza), disturbi del comportamento, disforia, scarsa emotività, evitamento sociale, dissociazione, disturbi del sonno, aggressività nel gioco, insuccesso scolastico, ritardo dello sviluppo o perdita di abilità già acquisite, ansia e disturbi psicosomatici, sentimenti di vergogna e colpa rispetto a quanto accaduto.
Presso il nostro studio sono presenti psicoterapeute cognitivo-comportamentali e cognitivo-costruttiviste specializzate nella terapia del trauma e nella terapia EMDR.
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing – Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un intervento terapeutico considerato dalla comunità scientifica internazionale e dalle maggiori Organizzazioni Nazionali ed Internazionali di Assistenza come trattamento d’elezione nella cura del trauma e delle problematiche legate allo stress e può essere combinato alla psicoterapia individuale.
Obiettivo della terapia del trauma è dunque aiutare il bambino ad acquisire, col tempo, strategie e strumenti che possano aiutarlo nella gestione del disagio emotivo e nella rielaborazione dei ricordi traumatici che vengono dunque reintegrati nella sua storia